Regina Ciclarum

Esperienze immersive nella natura, alla ricerca di attimi, profumi, luci e colori. Senza fretta, con pazienza, tenacia e un’ottima compagna di viaggio: la macchina fotografica.

Fotografia naturalistica

All’interno dell’Operazione Patronus – racconti dal basso e della Biodiversità Tiberina  una pagina dedicata alla fotografia naturalistica all’Oasi WWF del Lago di Alviano nel Parco fluviale del Tevere. Parole e scatti di Pietro Iannetta.

“In tutte le cose della natura esiste qualcosa di meraviglioso.” diceva Aristotele, chi può contraddire le parole di uno dei più grandi filosofi e scienziati di tutti i tempi?
Infatti non ci proviamo neanche ma, al contrario, cerchiamo di scoprire e vivere questa meraviglia. Personalmente lo faccio in esperienze immersive nella natura, alla ricerca di attimi, profumi, luci e colori. Senza fretta, con pazienza, tenacia e un’ottima compagna di viaggio: la mia macchina fotografica.

(una selezione di scatti dalla ricca collezione di Pietro)

Ho sempre amato la fotografia in ogni sua espressione e la mia reflex mi ha sempre aiutato. Mi ha insegnato ad osservare, a saper attendere e a cogliere gli attimi, a leggere il paesaggio e a comprendere le persone. Negli ultimi anni è diventata una guida ambientale. Attraverso l’obiettivo mi permette di conoscere specie animali che non avevo mai notato prima, mi accompagna alla scoperta di adattamenti e comportamenti estremamente interessanti. Lo stare in natura è diventato irrinunciabile, per me è appagante, rilassante e arricchente. Le mie due passioni si sono incontrate nella fotografia naturalistica.

E’ un genere praticato da professionisti documentaristi, ma anche noi amatori possiamo trarne grandi soddisfazioni. Un’unica regola è fondamentale: mai dimenticare l’etica! Una foto sarà bellissima solo se non avremo condizionato l’ambiente. Soprattutto nella fotografia faunistica è fondamentale non arrecare alcun disturbo: potrebbe avere conseguenze dannose per l’animale che stiamo fotografando. E’ importare essere dotati di una buona attrezzatura, solo in pochi riescono ad ottenere bellissime immagini con grandangolari. Sicuramente è utile un buon teleobiettivo, ma esistono dei piccoli accorgimenti che possono facilitarci il lavoro.

Da diverso tempo, ormai, mi reco con regolarità all’oasi WWF Lago di Alviano, una zona umida frequentata da numerosi uccelli e ottimamente organizzata per agevolare il birdwatcher e il fotografo garantendo, però, un rigoroso rispetto degli equilibri naturali. E’ dotata di numerosi capanni di osservazione a cui gli animali sono già abituati. Entrando in silenzio, indossando abiti discretamente mimetici, preparando precedentemente tutta l’attrezzatura fotografica e spostando delicatamente le reti mimetiche è possibile avere un rapporto molto ravvicinato con la fauna selvatica. Da benevoli voyeurs si gode della vita della palude, del bosco, dei prati umidi e del cielo, a seconda del capanno di cui vogliamo usufruire.

Nel periodo invernale Il “capannino nel bosco” facilita l’osservazione dei passeriformi. C’è un piccolo segreto: una mangiatoia, ovvero una tavola imbandita con semi di girasole utili e graditi ai piccoli uccelli, due o tre noci per il picchio e lo scoiattolo, qualche ghianda per la ghiandaia e posatoi sapientemente posizionati. In palude, tra gli uccelli acquatici, può accadere di tutto, ma per una bella immagine e importante avere un bel punto di ripresa. I capanni sono bassi, in particolare il “pdr” consente di appostarsi quasi a pelo d’acqua ma stando seduti in comode poltroncine.


Spesso gli animali sono distanti, dato che, per loro fortuna, hanno 900 ettari di natura protetta a disposizione, ma in prossimità degli osservatori sono stati collocati con perizia posatoi che il martin pescatore usa per individuare la sua piccola preda e poi tuffarsi repentinamente nel tentativo di catturarla. Ci sono tronchi galleggianti che offrono un comodo appoggio per il riposo delle anatre e dei paletti che qualche cormorano o marangone minore userà per asciugarsi le ali.

Nell’oasi è presente personale qualificato che può aiutare nel riconoscimento delle specie e nella conoscenza della natura in generale, in tutti i suoi aspetti. Non è secondaria la possibilità di incontrare qui altre persone con cui condividere questa passione e , volendo, si socializza, ci si confronta, si “cresce” insieme. Insoma… molto probabilmente si tornerà a casa con tante foto da dover scaricare, post produrre e archiviare, ma sicuramente porteremo dentro il ricordo indelebile di attimi di natura vera che ci aiuteranno a sviluppare una profonda e consapevole coscienza ecologica.

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Extra

Oasi WWF di Alviano

L’Oasi WWF del lago di Alviano, con i suoi 900 ettari protegge dalla caccia e dalla speculazione edilizia questo scrigno di biodiversità unico. L’Oasi fa parte del Parco fluviale del Tevere, parco Regionale dell’Umbria, che comprende anche il Lago di Corbara e le Gole del Forello. Nata nel 1990 è oggi un Sito d’Importanza Comunitaria  e anche una Zona di Protezione Speciale. Comodamente raggiungibile in treno più bici da Roma. segue…

Gruppo Facebook Amici oasi Alviano

Siamo un gruppo amatoriale di fotografia naturalistica assidui frequentatori di quest’oasi che cresce di giorno in giorno per qualità, bellezza, attrezzature ed iscritti. In questa pagina troviamo idee, suggerimenti, scambi di opinioni per rendere questi 900 ettari di oasi sempre più funzionale.  segue…

Parco regionale del Tevere

Il Parco Regionale del Tevere comprende il fiume nel tratto medio-inferiore del suo corso in Umbria, dal ponte di Montemolino, che congiunge la sponda sinistra di Todi con quella destra di Montecastello Vibio, sino al limite sud del bacino di Alviano. Il Parco comprende, oltre il fiume, territori significativi per caratteristiche ambientali, per testimonianze culturali, archeologiche, monumentali.” segue…

Tappa 4 da Todi ad Alviano

La quarta tappa della futura Regina Ciclovia Tiberina. Il percorso costeggia i laghi di Corbara e Alviano alternando asfalto e strade bianche.  Parte da Todi ed arriva ad Alviano dopo 55km, attraversando il Parco Fluviale del Tevere. segue…

Biodiversiamo

> Quanti modi di vivere il fiume e le sue terre? Una panoramica delle mille interpretazioni in essere. Monopattino, canoa, risciò, sup, passeggino, gommone, ….. c’è solo l’imbarazzo della scelta! segue...

Animali Fantastici

> Può l’immagine di Animali Fantastici nel fluire placido della corrente, contribuire a scardinare gli stereotipi che tengono lontani i romani dal loro fiume? segue...

SOS fiumi

> A fronte di cambiamenti climatici sempre più impattanti, i fiumi recuperano un ruolo e una centralità nei processi di adattamento e mitigazione che l'umanità è ora costretta a intraprendere. segue...

Qua la zampa

>Le Terre della Regina invocano la partecipazione di tutti noi. Condividi le tue visioni, seguici nelle giornate in calendario, aiutaci a portare avanti i progetti di recupero e diffusione della futura Regina Ciclovia Fluviale, il percorso verde lungo il Tevere (ma prima leggi le raccomandazioni a terra e in acqua).

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(capanno di avvistamento, dalla collezione fotosferica Mappatevere360 )

Fotografia naturalistica lungo il Tevere
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